Bisognerà attendere l’arrivo dei dati nella giornata di domani, ma sembra che sia molto probabile un allentamento delle misure di contenimento della pandemia e un ritorno in zona gialla per molte regioni. Per esserne certi è necessario capire l’andamento dei contagi e vedere i dati che usciranno nella giornata di domani. Tuttavia, eccetto probabilmente 5 regioni che rimarranno in zona arancione, la maggior parte dell’Italia passerà in zona gialla.
Passaggio in zona gialla
Veneto, Emilia-Romagna e Calabria potrebbero passare in zona gialla in questo weekend, dal momento che il numero dei contagi sembra diminuire, così come la pressione sulle terapie intensive. Dati che però dovranno essere certificati nella giornata di domani, quando si avrà il quadro completo della situazione e si potrà effettivamente decidere il da farsi. Le prospettive sembrano buone, ma nulla è ancora deciso.
Con il passaggio di queste tre regioni in zona gialla, la maggior parte del nostro paese sarà in zona gialla e quindi le restrizioni saranno meno oppressive. Il passaggio alla zona di rischio inferiore avviene solamente se per 14 giorni la soglia critica non è stata superata. In questo modo si ha un buon margine di certezza per capire cosa può accadere e soprattutto per evitare una nuova impennata di contagi.
Lombardia ancora in zona arancione
Nonostante molte siano le regioni che passeranno in zona gialla, per altre è prevista ancora la zona arancione. Senza ombra di dubbio una di queste è la Lombardia, che dopo gli errori commessi, era rimasta per più tempo in zona rossa. Errori che sono stati corretti, ma che comunque hanno inciso negativamente sulla vita delle persone e sulle chiusure all’interno della regione. Una delle regioni più colpite dalla pandemia fin dall’inizio.
Seppur con dati meno allarmanti ma non ancora eccessivamente buoni, ci sono Lazio e Piemonte. Le due regioni non sono ancora sicure di essere in zona gialla e sembrano poter rischiare di rimanere ancora in zona arancione. Questo perchè i dati sui contagi non sono forse ancora sufficientemente diminuiti e non si è sicuri. La via scelta dal Ministero della Salute, è sempre la via precauzionale.
E’ infatti sempre stata preferita a via precauzionale che mette al riparo da eventuali ulteriori rischi e per questo il passaggio in zona gialla non è sicuro. Probabilmente i parametri devono essere sufficientemente sicuri da permettere questo passaggio, ma al momento Piemonte e Lazio non sembrano essere allineati sulla sicurezza. Domani ci sarà l’effettivo banco di prova.
Un cambiamento di marcia per un’Italia che nel frattempo è in attesa di sapere quale sarà la sorte del governo e se ci saranno nuove elezioni. Un momento davvero complicato che non lascia presagire nulla di buono e che potrebbe peggiorare la situazione attuale. Per questo il weekend che sta arrivando sarà davvero decisivo per il nostro paese.