In Tunisia, alcuni genitori vendono le proprie figlie minorenni alle famiglie ricche in cerca di domestiche a basso costo. Un uomo, un certo Whalid Ghazouani, ha raccontato ciò che ha visto. Egli è stato infatti il testimone dello scambio di un padre che vendeva le proprie bambine ad un ricco funzionario tunisino in cambio di denaro.
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La testimonianza di Whalid Ghazouani
Era un pomeriggio di luglio e Whalid Ghazouani si trovava in un terrazzo affollato di gente, situato nella grande piazza di Fernana, in Tunisia. Ad un certo punto ha visto passare un’Audi A6 di colore grigio, un veicolo molto costoso per un quartiere umile come quello. Racconta che in quest’auto sono presto saliti il padre e le due figlie minorenni che di lì a poco avrebbe venduto. Le ragazzine, o meglio bambine, avevano 14 e 10 anni. Lo scambio del denaro è avvenuto molto velocemente e le bambine sono state subito caricate in quell’Audi A6 di colore grigio. Whalid Ghazouani riferisce che le due minorenni sono state portate a Tunisi, nella casa di un ricco funzionario tunisino. Qui le bambine saranno costrette a fare le domestiche per pochissimo denaro.
La denuncia ed il salvataggio delle bambine
Vista la situazione, Whalid Ghazouani si è rivolto subito alle autorità tunisine che hanno immediatamente minimizzato tutta la questione, cercando di farla sembrare una cosa di poco conto. La polizia non ha neanche voluto prendere il numero di targa di quell’Audi A6 di colore grigia e non ha voluto nemmeno mandare nessuno nel luogo dov’è avvenuta la vicenda. Il testimone è riuscito comunque a prendere il numero di targa di quell’automobile e ha raccontato il fatto ad un giornalista. Quest’ultimo è riuscito a smuovere le coscienze e a ottenere l’aiuto del governatore generale, il quale è riuscito a salvare le due minorenni.
Lo sfruttamento minorile in Tunisia
Il lavoro minorile in Tunisia è vietato proprio come in Italia, ma purtroppo i controlli a riguardo sono tutt’altro che rigidi. Pare infatti che il 10% di ragazzini tra i 5 ed i 17 anni lavorino. I maschi lavorano nei mercati o nei campi, mentre le femmine diventano delle domestiche che lavano i vestiti, puliscono la casa e fanno le baby sitter. Le bambine domestiche tunisine sono spesso vittime di violenze, vengono sfruttate e trattate in modo deplorevole dai loro ricchi padroni. Ormai le scuole della Tunisia si stanno svuotando e su Facebook si stanno radunando un gran numero di attivisti che vogliono combattere lo sfruttamento minorile nel paese.