IL terremoto non sembra voler dar tregua alla penisola. Dopo i terremoti degli scorsi mesi nel centro Italia anche il sud torna ad essere colpito, in particolar modo la zona del palermitano. Sulle Madonie sono state registrate ben tre scosse di terremoto di non grande entità la prima nella serata di mercoledì 12 dicembre e le altre due all’alba tra mercoledì e giovedì 13 dicembre intorno alle 5 del mattino.La prima scossa registrata è avvenuta dopo poco le 21.00 della serata di mercoledì 12 dicembre. Ha raggiunto i 3 gradi di magnitudo e non ha provocato danni. La scossa è rimasta isolata per molte ore, nonostante la popolazione si sia subito allertata. Ad essa, però, all’alba sono seguite altre due scosse di terremoto, anche loro di entità simile.
Le scosse non sono state molto forti, la loro magnitudo si è fermata intorno al 2.7 e 3.5 di intensità. Le due scosse si sono manifestate a pochi minuti di distanza gettando nel panico la popolazione per paura di possibili scosse di entità maggiore. La zona è la stessa, sempre nel palermitano e in particolar modo nelle Madonie, perché l’epicentro è rimasto lo stesso.
E’ stato localizzato a pochi chilometri ad ovest di Giangi l’epicentro. La profondità è stata stimata intorno agli 8/10 km. L’episodio è rimasto isolato e on ci sono state ulteriori scosse.
Monitoraggio della situazione nel palermitano
Nonostante nessuna delle scosse abbia provocato danni a cose o persone la situazione rimane costantemente monitorata. Non si pensa ci possano essere scosse di grande entità poiché non sembrano esserci anomalie preoccupanti da giustificare qualche paura particolare. Tuttavia la situazione viene costantemente tenuta sotto controllo per evitare qualsiasi possibile evenienza.
I testimoni dell’accaduto non hanno riportato ferite ma hanno solo testimoniato di aver subito un grande spavento. Soprattutto per atto che la prima scossa è rimasta isolata e quindi non si pensava ce ne fossero altre. Alle prime luci dell’alba, quando sono sopraggiunte le ulteriori due scosse di terremoto, la paura è aumentata ma fortunatamente anche in questo caso non ci sono state conseguenze.
I sismologi per ora non dicono nulla di più a riguardo perché non ci sono ulteriori aggiornamenti ma tuttavia non pensano ci sia necessità di allertarsi. Sicuramente quello che più ha lasciato perplessi è la distanza temporale fra la prima e le altre due scosse ma nulla di eccezionale che possa far pensare a scosse di maggiore entità.
Purtroppo l’Italia in questi anni è stata flagellata da molti terremoti che hanno avuto conseguenze davvero disastrose sulla popolazione. Il centro Italia, purtroppo, è ancora in ginocchio dopo il terribile terremoto di Amatrice e ancora per quello de L’Aquila. La Sicilia teme più che altro i terremoti vicini all’Etna per le conseguenze che poterebbero avere, ma fortunatamente non è questo il caso.