Nel Maryland, un uomo armato è entrato nella sede del giornale Capital Gazette uccidendo 5 persone e ferendone altre. La polizia locale ha evacuato l’edificio per mettere in sicurezza le 170 persone presenti in quella struttura che ospitava 30 aziende. Gli agenti hanno inoltre definito le sparatorie come un “attacco mirato”. Lo staff del quotidiano ha voluto comunque pubblicare l’edizione del venerdì, scrivendo dei necrologi per i loro colleghi rimasti uccisi.
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La reazione dei giornalisti e l’intervento della polizia
Un membro dello staff del giornale Capital Gazette, Selene San Felice, ha avuto come prima reazione quella di sdraiarsi sotto la sua scrivania e poi quella di provare ad uscire dalla porta posteriore che però era chiusa a chiave. Anche il giornalista Phil Davis si è nascosto insieme ad altri colleghi sotto la scrivania e ha definito la scena come “una zona di guerra“. Quando la polizia ha fatto irruzione nell’edificio, l’assassino ha smesso di sparare e si è nascosto sotto una scrivania. Il capo della polizia della contea ha riferito “L’uomo è entrato nell’edificio con un fucile e ha cercato le sue vittime mentre camminava verso i piani più bassi”. Poi ha aggiunto che nella struttura era presente una bomba fumogena che è stata prontamente distrutta.
Chi sono le vittime?
Ecco chi sono le vittime della sparatoria:
- Wendi Winters di 65 anni, redattore e giornalista
- Rebecca Smith di 34 anni, commessa
- Robert Hiaasen di 59 anni, assistente redattore e editorialista
- Gerald Fischman di 61 anni, redattore editoriale
- John McNamara di 56 anni, reporter ed editore
L’autore e l’editorialista Miami Herald Carl Hiaasen ha reso omaggio al fratello rimasto ucciso nella sparatoria definendolo come una delle persone più gentili e divertenti che aveva mai conosciuto. Altri sette giornalisti sono stati uccisi nel 1992 per il loro lavoro. Ricordiamoci che nel 2015 anche la reporter televisiva Alison Parker ed il cameramen Adam Ward sono stati uccisi durante un’intervista a Moneta, in Virginia.
Chi è il sospettato?
Il sospetto è Jarrod Ramos, un uomo che nel 2012 illegalmente citato in giudizio un gruppo di giornalisti per diffamazione. La polizia non ha ancora confermato il movente della sparatoria ma ha confermato che un uomo bianco di circa trent’anni è stato trovato nella scena dove è avvenuta la sparatoria ed è stato portato via per essere interrogato. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto su Twitter “Il mio pensiero e le mie preghiere vanno alle vittime della sparatoria”. I senatori ed i segretari della Casa Bianca hanno condannato l’attacco verso dei giornalisti innocenti che stavano facendo il loro lavoro.