Con una lettera indirizzata all’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, ora assolto ma arrestato con l’accusa di turbativa d’asta su due piscine comunali, Luigi Di Maio prende le distanze dal comportamento che lui tenne nei suoi confronti e chiede scusa. Una lettera con un’ammissione di colpa e con scuse che, a distanza di cinque anni, mostrano una persona totalmente differente rispetto a prima. Le sue scuse all’ex sindaco del Pd non solo creano una netta cesura con un passato che pesa molto, ma mostrano come di fatto esistano due differenti anime all’interno del Movimento 5 stelle.
Le scuse di Di Maio
“Le scrivo la seguente lettera perché è giusto che in questa sede io esprima le mie scuse all’ex sindaco di Lodi e rivolga a lui e alla sua famiglia i migliori auguri per l’esito di un caso giudiziario nel quale il dottor Uggetti, con forza, tenacia e dolore è riuscito dopo anni a dimostrare la sua innocenza”. Con queste parole Luigi Di Maio, chiede scusa a Simone Uggetti, per la pubblica gogna mediatica a cui era stato sottoposto, senza ancora nessuna certezza.
Un ravvedimento sicuramente tardo, ma che mostra quanto l’ex leader del Movimento 5 stelle sia maturato e sia anche in grado di fare ammenda davanti ad errori di inesperienza. Scuse che l’ex sindaco ha accolto e che spera siano sincere, affinchè nessuno possa essere più esposto ad una tale gogna mediatica, prima di avere dei fatti concreti.
Il risvolto politico
Senza dubbio questo ravvedimento e queste scuse non saranno state semplici, ma in questo modo Di Maio ha dimostrato moltissime cose. Questa lettera ha senza dubbio una grande importanza anche a livello politico e di alleanze. Luigi Di Maio ha dimostrato di saper riflettere sui suoi errori e anche di mettere distanza da comportamenti che ha avuto per evitare di averli nuovamente.
Un atteggiamento che molto è piaciuto agli esponenti del Pd, che trovano una grande dimostrazione di crescita personale e anche politica. La collaborazione è sempre più vicina anche a livello locale e soprattutto potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più concreto. Inoltre queste scuse hanno evidenziato le due anime del Movimento, Movimento ora guidato da Giuseppe Conte che ha commentato in modo molto positivo il comportamento e il mea culpa di Di Maio.
Questa lettera segna il rifiuto della gogna mediatica come strumento elettorale, strumento purtroppo molto utilizzato in passato dai 5 stelle. Tuttavia Di Maio si è allontanato da questo comportamento e ha creato una profonda cesura con il passato. Un passato senza dubbio pesante, ma che comunque può trovare una redenzione nelle parole e soprattutto nei fatti. Un ottimo punto di partenza per il futuro di un Movimento che si è profondamente trasformato da quando è nato e ha acquistato consapevolezza.