Gli apostoli Pietro ed Andrea sono citati nel Vangelo e, come tutti sanno, erano fratelli e prima di seguire Gesù facevano i pescatori e vivevano presso Betsaida, a nord del lago di Tiberiade, e sull’ubicazione della loro casa, negli ultimi tempi, è stata fatta un scoperta rivelante. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
Il mosaico
La città di Betsaida, da dove sembra che provenissero Pietro, Andrea e Filippo, è citata più volta nel Nuovo Testamento, in quanto vi sono stati dei miracoli, di cui il più famoso è quello della moltiplicazione del pane e dei pesci, citato nel Vangelo di Luca.
Ad indicare dove si trova Betsaida, da cui provengono gli apostoli Pietro ed Andrea, sembra sia stata un’iscrizione su un mosaico di 1500 anni fa, ritrovato nel sito di El-Araj, a nord d’Israele, rotondo, con un’iscrizione greca su due righe, decorato con motivi floreali, e probabilmente era ubicato nel pavimento della sacrestia. Questo mosaico è stato trovato in una basilica bizantina, assieme ad altri reperti e fa riferimento al donatore “Costantino, servo di Cristo“, proseguendo con una petizione a San Pietro, definito “capo e comandante degli apostoli celesti”. Per tutti questi oggetti rinvenuti, si ritiene che quella dello scavo è la città di Betsaida.
Secondo il professor Mordechai Aviam, direttore degli scavi assieme al professor Steven Notley, questo mosaico è una “pistola fumante“, che dimostrerebbe che quella è la città natale degli apostoli, ed anche Notley ha affermato che nelle vicinanze non ci sono altre chiese in cui sono menzionati dei visitatori bizantini in Terra Santa.
Altri elementi che supportano la scoperta
L’identificazione di questa città è supportata da molti diari di viaggio risalenti all’epoca bizantina, come quello di Willibald, vescovo di Eichstatt nel VIII secolo, che si fermò presso la chiesa degli apostoli a Betsaida, secondo i suoi scritti, e tale chiesa era stata costruita sulla casa di Pietro ed Andrea.
Negli anni Ottanta e Novanta una equipe archeologica aveva già individuato Et-Tell, che si riteneva il luogo dove fosse ubicata la città biblica, ma la chiesa bizantina è stata ritrovata solo al El-Araj. Sempre secondo Aviam: “Uno degli obiettivi di questo scavo era quello di verificare se nel sito fosse presente uno strato del I secolo, che ci permettesse di suggerire un candidato migliore per l’identificazione della Betsaida biblica. Non solo abbiamo trovato resti significativi di questo periodo, ma abbiamo anche trovato questa importante chiesa e il monastero che la circondava”. I resti romani rinvenuti, poi, confermerebbero la testimonianza di Flavio Giuseppe, secondo il quale questo villaggio divenne una piccola città chiamata Julias, ossia Giulia, ed in seguito distrutta nel 749 a causa di un terremoto.