Nei giorni scorsi si è parlato molto della tragedia della Marmolada, ma ciò che è accaduto presso il ghiacciaio non è un caso isolato: tutti i ghiacciai d’Italia, infatti, si stanno sciogliendo, secondo gli esperti. Ma cosa comporterò ciò? E’ possibile adottare dei rimedi per impedire tale fenomeno?
Le cause e le conseguenze
Lo scioglimento dei ghiacciai è un fenomeno che si sta verificando ovunque, non solo in Italia, e ciò è dovuto al costante aumento della temperatura del pianeta, dovuto a sua volta dalle emissioni maggiori di anidride carbonica nell’atmosfera, per via della combustione di prodotti fossili, come il metano e il petrolio.
Tutto ciò avrà ripercussioni, in futuro, per la vita umana e la biodiversità, non solo perché potrebbero verificarsi altre tragedie come quella Marmolada, ma per via dell’innalzamento del livello del mare, che un giorno spingerà le persone ad abbandonare le città costiere.
Nell’ambiente marino, poi, ci sarà una maggiore presenza di acqua dolce e ciò potrà alterare nel tempo l’habitat di varie specie marine. Per non parlare, poi, di altre specie animali, come le foche e gli orsi polari che dovranno cercare cibo altrove. L’anno precedente, per esempio, è stato avvistato un orso polare in Norvegia, che ha attaccato una renna per sfamarsi e se si sciogliono i ghiacciai non sarà l’unico caso isolato.
I rimedi
Uno dei rimedi a cui ricorrere, per evitare lo scioglimento dei ghiacciai, è sicuramente quello di ridurre l’inquinamento, e ciò potrà avvenire se:
- si ottimizzano i consumi energetici per evitare sprechi, in modo da ridurre le emissioni di anidride carbonica, scegliendo elettrodomestici a basso consumo, sostituendo vecchie lampadine con il LED, evitare di lasciare dispositivi in stand-by, etc;
- si sceglie una mobilità sostenibile, per piccoli grandi e spostamenti, optando preferibilmente per veicoli elettrici o biciclette;
- si acquistano prodotti e servizia chilometro zero, in modo da abbattere i costi in CO2 per il trasporto e lo stoccaggio;
- si punta ad un’alimentazione consapevole, limitando gli allevamenti intensivi, e si opta per cibi locali e stagionali.
Un aiuto concreto potrebbe venire anche dalla tecnologia: il glaciologo Riccardo Scotti, responsabile scientifico del Servizio glaciologico lombardo, sostiene che salvare una parte dei ghiacciai è possibile, agendo immediatamente ed impiegando dei teli sintetici, ovvero i geotessili, per rallentare la fusione dei ghiacci. I primi esperimenti, infatti, hanno dimostrato che questi teli hanno potuto ridurre la fusione del 70 %, ma sono interventi costosi, che possono oscillare dai 0,60 ai 7,50 euro per metro cubo di ghiaccio. Non si può nemmeno non sottolineare il fatto che produrre, trasportare ed inserire questi teli di plastica emetterà ancora più gas serra. Una start-up milanese, tuttavia, nel gennaio del 2022, formata da quattro laureati della Bocconi, si proponeva di coprire con i teli i ghiacciai, nonostante il parere favorevole degli esperti, ma uno dei suoi fondatori ha così commentato: “Non abbiamo mai pensato che questa fosse l’unica soluzione da adottare né che sia applicabile su larga scala. Sostenibilità significa coniugare ambiente, economica e società. La sfida è trovare un equilibrio fra tutto questo. Dunque dare un futuro anche alle attività commerciali sui ghiacciai”.