La notizia che ha confermato la custodia cautelare che lascerà in carcere Patrick Zaki per altri 45 giorni è giunta qualche giorno fa, gettando profondo sconforto nel ragazzo e in tutti. Il fatto che Patrick sia in carcere in Egitto dal febbraio 2020, è qualcosa di assolutamente inaccettabile su cui più volte molti sono coloro che si sono espressi. La sua scarcerazione e la possibilità di dargli la cittadinanza italiana per poterlo scarcerare, era anche arrivata anche dalla senatrice Liliana Segre. al momento però, per Patrick la scarcerazione sembra ancora lontana, ma proprio per esortare il governo a muoversi per la sua scarcerazione è anche intervenuto con una lettera Adriano Celentano.
La lettera di Adriano Celentano
Senza dubbio il ruolo di Celentano non è istituzionale e la sua esortazione puramente personale, eppure il popolare cantante ha voluto esortare comunque il premier Mario Draghi e il governo a mettere fine ai rapporti con uno stato come l’Egitto. Stato che si è macchiato dei peggiori crimini senza dare alcuna spiegazione e con cui l’Italia però continua ad intrattenere rapporti di interesse economico.
Celentano con una lettera aperta a Draghi, esorta l’interruzione dei rapporti con l’Egitto, affermando che è meglio patire la fame per un pò di tempo a causa delle perdite economiche, ma di avere ancora una dignità. Una lettera molto dura e diretta, per far si che il giovane ricercatore possa finalmente tornare libero dopo più di un anno di prigionia.
La vicenda Patrick Zaki
Il 29 enne Patrick Zaki è stato arrestato in Egitto nel febbraio 2020 in seguito alle accuse di propaganda sovversiva su internet. Una vicenda mai chiarita del tutto, con un arresto avvenuto in circostanze assolutamente misteriose e losche. Un arresto che secondo Amnesty International, potrebbe costargli ben 25 anni totali di carcere. Una pena inconcepibile per un reato inesistente.
Le fonti vicine al ragazzo hanno raccontato di quanto egli sia profondamente amareggiato, sconcertato e ormai privo di fiducia nella sua scarcerazione. In carcere ha ricevuto la visita della madre e della fidanzata. Si pensava che Patrick desse loro la lettera scritta come ringraziamento a Liliana Segre, ma il ragazzo la conserva con la speranza di consegnarla alla senatrice di persona. Inoltre il 16 giugno il ragazzo compirà 30, ma purtroppo le speranze di vederlo scarcerato sono quasi nulle.
Una vicenda quella di Patrick Zaki, che ha delle terribili analogie con quella di Giulio Regeni. Anche il ricercatore italiano era stato prelevato di forza dal governo egiziano, incarcerato e torturato fino alla morte. Una vicenda su cui l’Egitto non ha mai fatto chiarezza e su cui l’Italia per troppo tempo ha lasciato correre. Secondo Celentano ora è il momento di usare la forza. Non è più possibile intrattenere i rapporti con uno stato come l’Egitto. Anche a costo di perdite economiche ingenti. La libertà di Patrick e la giustizia per Giulio, valgono molto di più.