Ormai le vacanze sono agli sgoccioli e manca veramente poco al rientro a quella che è purtroppo una nuova normalità da quasi un anno. Dopo le indicazioni del governo sulle colorazioni delle regioni durante queste feste, la speranza era quella di ritornare al 7 gennaio tutti in zona gialla ma non sembra che questa possa essere una possibilità reale. L’aumento dell’indice rt di molte regioni e il conseguente aumento dei casi, stanno imponendo al governo una riflessione su cosa sia meglio fare. L’unico punto fermo su cui Conte non sembrerebbe voler far marcia indietro e che ha confermato, è il rientro a scuola il 7 gennaio, nonostante tutto.
La situazione Covid in Italia
Dopo le feste natalizie in cui le regioni sono state quasi sempre di colorazione rossa e quindi con molti divieti, al rientro si sperava in una situazione piú stabile e in un allentamento delle misure. L’obiettivo era quello di tornare ad una situazione in cui tutte le regioni italiane sarebbe state di colorazione gialla e dunque con un’allerta decisamente inferiore rispetto a prima e con una possibilitá maggiore di spostamenti.
Tuttavia, durante le festivitá il continuo monitoraggio della situazione Covid, ha fatto emergere una situazione tutt’altro che positiva. Molte sono le regioni in cui l’indice di contagio è cresciuto piú del previsto e che quindi rischierebbero nuovamente la chiusura.Un tema particolarmente spinoso da affrontare è quello della scuola, poichè dal 7 gennaio anche gli studenti delle scuole superiori sarebbero dovuti tornare sui banchi. È proprio su questo punto che peró il Presidente Conte ha voluto fare chiarezza.
Il rientro a scuola ci sará
Il Premier Giuseppe Conte ha voluto rassicurare tutti, che l’obiettivo di riportare gli studenti a scuola esiste sempre e che è la prioritá assoluta in via di realizzazione. Con una riunione di emergenza sulla situazione Covid volta a decidere cosa accadrá al termine delle festivitá, Conte ha chiaramente detto ai presenti, fra cui i membri del Comitato tecnico scientifico e il Ministro Boccia per gli Affari Regionali, che un rinvio dell’inizio delle scuole non sarebbe giustificabile.
Le misure messe in atto dalle Regioni sullo scaglionamento degli ingressi e il potenziamento dei mezzi di trasporto, sarebbero sufficienti per poter dire che le soluzioni sono piuttosto efficienti e che quindi è possibile un ritorno sui banchi in sicurezza.
A questa visione si oppongono tuttavia alcuni governatori di regione, come Campania o Puglia, che non trovano questa scelta assennata e temono un peggioramento dei casi e un nuovo stop. Anche se, per contro, affermano spesso di aver messo in atto tutte le misure possibili e che però potrebbero non essere ancora sufficienti ad arginare questa situazione. La decisione definitiva arriverà comunque nelle prossime ore, quando si deciderà cosa si farà dopo l’Epifania.