Enna. Una gravissima tragedia si è verificata ieri, 5 aprile 2018, nel centro abitato di Pietraperzia (comune siciliano di circa 7mila abitanti sito nell’entroterra siciliano) intorno alle ore 12:00. A quanto sembra, un furgoncino avrebbe investito un bimbo di due anni e mezzo sfuggito al controllo dei parenti. Il piccolo è deceduto.
Pietraperzia, il grave incidente
Un furgoncino che trasportava frutta e verdura, guidato da un ragazzo di soli 21 anni, ha travolto il piccolo Salvatore Termine (questo il nome del bimbo) uccidendolo sul colpo. Il bambino stava giocando all’aperto con il cuginetto, davanti alla sua casa sita in Via Mandre, quando si è mosso e si è diretto verso la strada. La nonna e lo zio, che stavano controllando i bambini, lo hanno perso di vista in quell’istante. Il piccolo Salvatore si è piazzato davanti al furgoncino (un Fiat Porter) che si era fermato per una veloce sosta. Il giovane ambulante è poi ripartito senza vedere il piccolo che gli si era piazzato davanti: Salvatore è stato, così, travolto accidentalmente. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della caserma locale ed è stata fatta giungere- inutilmente- un’ambulanza del 118.
Pietraperzia, l’inchiesta e lo shock dei parenti
Il giovane venditore ambulante di 21 anni che ha ucciso per sbaglio il piccolo Salvatore si è consegnato spontaneamente pochi minuti dopo l’accaduto. L’uomo è stato visto versare in stato di shock. Come da prassi, nonostante si sia visibilmente trattato di un incidente, adesso è indagato per omicidio colposo. Sono rimasti fortemente scossi da quanto successo, naturalmente, anche i parenti del bambino. La mamma del piccolo Salvatore, moglie di un venditore ambulante e madre di altre due figlie, si è sentita male. Il corpo del bimbo è stato restituito alla famiglia dopo tre ore di permanenza all’interno dell’ambulanza, che ha stazionato nei pressi della caserma dei Carabinieri. Si è dovuto attendere, infatti, che il Pubblico Ministero sciogliesse le riserve sull’autopsia.