E’ stata un’attesa lunga, angosciante e molto penosa per la famiglia e per tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e condannano le ingiustizie nel mondo, ma finalmente l’attesa è giunta a termine. La notizia della scarcerazione di Patrick Zaki è arrivata come un fulmine a ciel sereno per portare gioia e speranza ed era la notizia che ci si aspettava e augurava da tempo. Lo studente egiziano dell’Università di Bologna incarcerato quasi due anni fa con l’accusa di aver diffuso con i suoi articoli di indagini notizie false, sarà finalmente libero.

Patrick Zaki è libero

Una notizia attesa da ormai quasi due anni, momento in cui lo studente Patrick Zaki era stato incarcerato dal governo egiziano con l’accusa di aver diffuso informazioni false. Una battaglia lunga e difficile che si è conclusa e che vedrà Patrick Zaki ritornare a casa dalla sua famiglia. La sua è una liberazione formale poichè verrà scarcerato, ma non è stato assolto dalle accuse mosse verso di lui.

Patrick Zaki dovrà infatti tornare davanti alla corte nuovamente il 1 febbraio del 2022 per difendersi dalle accuse, ma al momento è stato scarcerato. Secondo fonti attendibili, l’ordine di scarcerazione di Zaki è già stato firmato. Il suo legale, Hoda Nasrallah, ha confermato che la liberazione e la sua uscita dal carcere di Tora presso Il Cairo, dovrebbe avvenire entro breve tempo. La conferma del trasferimento del ragazzo presso Il Cairo, è stata data anche dal responsabile legale della Ong Eipr,  Lobna Darwish.

La gioia dell’annuncio

Il tribunale di Mansoura, dove nella giornata odierna si è nuovamente svolta un’udienza, è esploso in un boato di gioia alla notizia della scarcerazione. I famigliari di Patrick, il padre Georges Zaki, la madre Hala e della sorella Marise, è incontenibile. Questo è un giorno che attendevano da anni e che sembrava non arrivare mai. E’ proprio Georges Zaki che, incredibilmente felice per l’accaduto, ha ringraziato calorosamente tutti coloro che hanno alacremente lavorato per questa scarcerazione.

Le accuse mosse nei confronti di Patrick Zaki, riguardavano tre articoli giornalistici scritti dal ragazzo e che trattano l’argomento delle persecuzioni de4i cristiani copti in Egitto. Nei mesi passati l’Italia aveva cercato di trattare al fine di ottenere che la eventuale condanna, corrispondesse al tempo che il ragazzo aveva già trascorso dietro le sbarre.

Anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha festeggiato questo importante traguardo con un post su Facebook con scritto “Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere”. Aggiungendo poi “Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico”. Con lui anche il Premier Mario Draghi che si è aggiunto comunicando la sua soddisfazione tramite il rilascio di una nota ufficiale aggiungendo che tutta la vicenda “è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del governo italiano”

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