Si indaga ancora per capire meglio la dinamica dell’incidente avvenuto sul Lago di Garda che ha portato alla morte di un uomo di 37 anni Umberto Garzarella e di una donna di 25, Greta Nedrotti. I due stavano probabilmente dormendo sul motoscafo quando, durante la notte, una barca li ha urtati uccidendoli. Alla guida del mezzo che non si è nemmeno fermato c’erano due turisti tedeschi che, una volta rintracciati, hanno affermato di non essersi minimamente accorti di ciò che stava accadendo. Al momento i due turisti sono incredibilmente rientrati nella loro casa di Monaco, anche se l’indagine prosegue e si pensa all’omicidio colposo.

L’omicidio sul Lago di Garda

Sono morti entrambi dilaniati, Umberto e Greta, mentre trascorrevano una serata in barca sul Lago di Garda. L’urto alla barca provocato dai turisti tedeschi che non sembrano essersi accorti di nulla, ha ucciso Umberto sul colpo e ha sbalzato in acqua Greta. La giovane sarebbe morta annegata e il suo corpo è stato ritrovato solo dopo ore di ricerche sul fondo del Lago e dilaniato.

Una fine terribile dopo un impatto violentissimo che nessuno si capacita di come i due tedeschi non si siano accorti. Le ricostruzioni e le tracce rimaste sulla barca dei due turisti inglesi sono molto riconoscibili. I danni fanno presagire un impatto violentissimo e dunque l’impossibilità per i due di non essersi accorti di nulla. Nonostante ciò, i due turisti tedeschi, già restii nel collaborare, hanno candidamente affermato di non essersi accorti di nulla.

L’accusa di omicidio colposo

I due turisti tedeschi entrambi di 52 anni, erano probabilmente sotto l’effetto di alcol o droghe. E’ però ancora necessario capire chi fosse al timone del motoscafo e soprattutto se la vista fosse annebbiata da qualche sostanza. Una conclusione assai probabile, che però deve ancora trovare riscontro e per cui serviranno dei test e soprattutto delle altre prove che dovranno emergere dalle indagini.

Al momento l’accusa per i due è di omicidio colposo e omissione di soccorso. Le indagini proseguono anche per il fatto che i due facoltosi turisti tedeschi erano degli abitué per quei luoghi e si sono recati al Lago di Garda per la sfilata delle Mille Miglia. Proprio per questo non è stato complicato risalire a chi fossero e soprattutto capire cosa fosse successo.

Dallo squarcio presente sulla barca sembra inoltre che il veicolo viaggiasse a grande velocità, una velocità fuori legge che quindi aggrava la situazione attuale. Situazione e accuse che però non hanno impedito ai due turisti di rientrare nella loro casa di Monaco. Al momento infatti, i due sono rientrati presso la loro abitazione e continuano a negare di essersi accorti di ciò che è accaduto. La Procura di Brescia continua ad indagare per dare giustizia ai due giovani Umberto e Greta uccisi così brutalmente.

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