Nella serata di ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le misure del nuovo DPCM che entra in vigore direttamente da oggi. Le indiscrezioni trapelate hanno trovato conferma e verrà seguita la linea dura. Nonostante il miglioramento dell’indice Rt in tutte le regioni e globalmente in Italia, bisogna scongiurare il rischio di una terza ondata della pandemia. Proprio per questo si è scelta la cautela.
L’Rt in Italia
Il Premier Conte nella serata di ieri ha finalmente illustrato il nuovo DPCM con tutte le misure che saranno in vigore fino a gennaio. Il Presidente del Consiglio ha rassicurato gli italiani spiegando che l’Rt è sceso a 0.91 e che tutti gli sforzi che si stanno facendo, stanno avendo ottimi risultati. Il distanziamento sociale e le chiusure a macchia d’olio che han seguito la differente colorazione regionale, stanno dando i suoi frutti.
Tuttavia è troppo presto per cantar vittoria e pensare di essere in zona franca e al sicuro. Di conseguenza allentare troppo le misure restrittive in questo momento e sotto le feste, potrebbe voler dire permettere al contagio di diffondersi nuovamente, con il rischio di una terza e molto forte ondata. Rischio che non si deve correre.
Proprio per questo si è scelto di imporre misure molto restrittive che costringeranno gli italiani ad un ulteriore grande sforzo nelle feste natalizie. Sforzo che però potrebbe essere assolutamente determinante per riuscire ad avere una vera svolta nella pandemia e ad evitare una terza ondata. Che, in concomitanza con l’arrivo dei vaccini, potrebbe davvero significare la fine dell’incubo.
Le regole del nuovo DPCM
Il tema centrale senza dubbio è quello degli spostamenti tra regioni e comuni, che però subisce una modifica che prescinde dalla colorazione della regione. E’ infatti molto probabile che nelle settimane a ridosso del Natale, tutte le regioni si possano trovare in zona gialla. Il trend del contagio fortunatamente sta diminuendo e di conseguenza lo scenario probabile è questo.
Tuttavia rischiare di adottare le misure della zona gialla durante le festività, potrebbe rivelarsi fatale e il contagio potrebbe tornare a salire. Per evitare questa sorta di “liberi tutti”, è stato quindi imposto che nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, ci sarà il divieto di passaggio tra regioni e tra comuni. Inoltre nelle giornate del 25, 26 e del 1° gennaio saranno aperti a pranzo i locali per eventualmente i pranzi di Natale e Capodanno. Il coprifuoco nazionale sarà sempre tra le 22.00 e le 5.00, con un’estensione di due ore per il 31 dicembre, quando sarà dalle 22.00 alle 7.00.
Potranno sempre spostarsi coloro che rientrano nel proprio domicilio o nella propria residenza e che hanno esigenze lavorative e di salute. Inoltre le scuole dovrebbero riprendere dal 7 gennaio. Momento in cui si potrà fare anche un bilancio effettivo del contagio avvenuto durante le festività.