Sono passati due anni da quando la modella rapita a Milano Chloe Ayling è stata salvata, ma ancora non si è riusciti ad arrivare a sbrogliare la matassa di questa intricata vicenda. Due giorni fa si è svolta l’udienza a Milano che vedeva la modella inglese in diretta dall’Inghilterra testimoniare contro i suoi rapitori. Uno di loro è già stato condannato mentre l’altro è accusato di complicità del fratello nel rapimento.

La modella rapita a Milano

Questa terribile vicenda si è svolta a Milano nell’estate del 2017 quando Chloe Ayling si era recata in un luogo prestabilito per un servizio fotografico. Una colta arrivata, la giovane modella inglese è stata catturata e tenuta in ostaggio per ben 6 giorni prima della liberazione. Probabilmente essa doveva essere venduta all’asta e gli investigatori sono riuscita a salvarla in extremis prima che questo avvenisse.

La ragazza ha raccontato di essersi trovata in questa stanza e ad un certo punto di essere stata assalita da alcuni uomini incappucciati che l’hanno immobilizzata e  le hanno iniettato un tranquillante. Chloe Ayling ha infatti raccontato di aver perso i sensi e di essersi risvegliata successivamente all’interno di un borsone nascosto in un bagagliaio.

Di quei momenti racconta lo shock di non  sapere dove stesse andando e di come i rapitori l’avessero chiusa in un borsone legata e con un pezzo di nastro adesivo sulla bocca. Anche mani e piedi erano legati e lei era immobilizzata. Racconta poi di essere stata tirata fuori dal bagagliaio sempre da due uomini mascherati e di aver passato i successivi sei giorni in un appartamento a Milano in preda al panico.

La testimonianza di Chloe Ayling

Fortunatamente nonostante il terribile shock emotivo, la ragazza si è salvata e non le è successo nulla. Mentre però il rapitore che ha architettato tutto era già stato arrestato e condannato a 16 anni e 9 mesi di detenzione in primo grado, il fratello è ancora sotto processo per complicità nel reato. Per questo motivo la ragazza è stata chiamata a testimoniare contro quest’ultimo.

I due hanno agito insieme e nonostante uno sia stato l’ideatore e il vero artefice di questo rapimento, anche il fratello era complice in questo reato. Chloe Ayling ha testimoniato dall’Inghilterra proprio contro di lui nel processo. I prossimi incontri si fisseranno in seguito. Di certo questa udienza e soprattutto questo caso ha fatto molto discutere.

La donna venne rapita per essere messa all’asta e i giorni passati senza avere sue notizie hanno fatto temere il peggio. Fortunatamente la vicenda si è conclusa bene ma i due imputati non sono purtroppo gli unici a gestire questi traffici. Molte ragazze sono a rischio e per questo le testimonianze sono fondamentali per poter smascherare i rapitori. Tuttavia è anche e soprattutto importante smascherare il giro illecito nel retroscena.

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