Ieri 16 febbraio, il sud-ovest del Messico è stato palcoscenico di un terribile terremoto che è avvenuto alle 17:39 ora locale, mentre da noi erano le 00:39. La scossa registrata è stata fortissima, di magnitudo 7.5 di cui l’epicentro è stato registrato a circa 30 km da San Agustin Chayuco, interessando tutto lo stato di Oaxaca, mentre l’ipocentro è stato individuato a 25 km di profondità, vicino ad una località di campagna lontana da Pinotepa Nacional per circa 8 km. Anche nella capitale Città del Messico, distante 500 km dalla scossa, si è sentito un fortissimo boato e gli edifici hanno oscillato. Le zone interessate dal terremoto sono state subito soccorse, di fatto mentre un elicottero faceva un sopralluogo, al cui interno vi era anche un ministro e il governatore dello stato di Oaxaca, è precipitato. Due persone morte a terra, di cui uno era il segretario del ministro. La scossa è durate, secondo i dati registrati, un minuto e i media del luogo hanno annunciato che è arrivata anche in Guatemala. Dopo un’ora dalla prima scossa, alle ore 18:36, la stessa zona è stata compita da una seconda scossa di di magnitudo 5.9. L’epicentro del terremoto è stato registrato a circa 10 chilometri da Santiago Jamiltepec, Oaxaca. L’istituto di rilevazione sismica messicana hanno poi registrato 261 scosse di minore entità. Il sisma ha distrutto molti edifici, pubblici e privati, tra cui scuole, chiese ed ospedali che hanno creato centinaia di sfollati ed oltre un milione di casa sono senza elettricità. Nell’ospedale della città di Jamilpetec e Putla villa de Guerrero sono stati fatti evacuare i pazienti per la loro incolumità. I semafori e gli edifici oscillavano, un incedio si è propagato su un’autostrada per l’impatto di due autovetture. Tutto ciò ha contribuito a creare il panico generale tra gli abitati, presi all’improvviso da questa catastrofe. Non si sa ancora nulla a proposito del numero di vittime o feriti.