È ancora forte scontro sia tra le parti politiche, sia nella discussione tra i cittadini sulle parole del Premier Conte di domenica sera. Ci sono infatti coloro che si ritengono scontenti da queste decisioni, che di fatto sembrano non accontentare nessuno. lo scontro è tra chi voleva una maggiore riapertura e tra chi invece è scettico nei confronti di questo allentamento del Lockdown. Ci si chiede se si poteva fare in modo diverso, magari differenziando le aperture tra le varie regioni, in base alla curva dei contagi. Arriva inoltre anche un chiarimento da Palazzo Chigi su chi viene considerato un congiunto con un’apertura fidanzati e agli affetti stabili.

Italia divisa tra nord e sud

Questa fase 2 sembra scontentare un po’ tutti, sia gli abitanti del nord Italia che quelli del sud Italia. Se addirittura al nord alcune delle regioni più colpite avrebbero voluto riaprire già dal 27 aprile nonostante i contagi, al sud si vedono costretti a rispettare le tempistiche delle altre regioni nonostante i contagi fortunatamente molto bassi.

Questo è un punto di certo cruciale che divide moltissimo l’opinione pubblica. Molti pensano che effettivamente si potevano prendere decisioni differenti in base al contagio tra le regioni. Molti sono coloro che si chiedono per quale motivo alcune attività debbano rimanere chiuse in regioni che hanno i contagi praticamente azzerati e dove quindi il rischio è molto più basso. Al contrario al nord Italia, dove si vorrebbe riaprire ancora di più a partire dal 4 maggio, per molti virologi questa fase 2 sembra essere addirittura fin troppo permissiva.

Il governo ha dovuto scegliere esattamente come muoversi anche e soprattutto grazie all’aiuto dei virologi. Tuttavia è stato necessario tenere in considerazione anche i problemi economici. Molti si interrogano sull’apertura delle aziende tessili, ma bisogna pensare che in Europa l’Italia è al secondo posto per l’esportazione del tessile, seconda solo alla Germania chi invece avendo già riaperto sa monopolizzando il mercato.

Se salvaguardare la salute dei cittadini è di certo la priorità, è anche importantissimo però cercare una mediazione per poter far ripartire l’economia.  Punto che ha molto diviso e ha creato davvero molte polemiche. Polemiche che non sono mancate anche all’apertura di visita nella stessa regione ai cosiddetti “congiunti”.

Il chiarimento dal governo rispetto ai “congiunti”

Molti hanno sollevato polemiche su questo termine definito ottocentesco di “congiunti”, come coloro che appartengono alla stessa famiglia tramite un legame di sangue o un contratto legale, come ad esempio il matrimonio. Per molti è decisamente anacronistico utilizzare questo termine, dal momento che al giorno d’oggi moltissimi sono coloro che invece convivono e hanno legami affettivi stabili, pur non essendo sposati e non avendo alcun vincolo legale.

Proprio per questo motivo da Palazzo Chigi è stata emanata una nota esplicativa che poi verrà sviscerata nei prossimi giorni, chiarendo che vengono considerati congiunti anche coloro che hanno affetti stabili e relazioni in corso, nonostante non sia stato contratto alcun vincolo legale.

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