Il 4 aprile 2023 la Finlandia è diventata il trentunesimo Stato membro della Nato, dopo la Macedonia del Nord (entrata nell’alleanza nel 2020), e presto anche la Svezia potrebbe entrarvi. Ma cosa comporta l’entrata della Finlandia nell’alleanza atlantica? Quali sono state le reazioni di Putin e della Russia?

La cerimonia

Dopo la vittoria alle elezioni dei conservatori contro il partito populista dei finlandesi, di domenica 2 aprile 2023, solo due giorni la Filandia ha fatto il suo ingresso nella Nato. Alla cerimonia tenutasi al quartier generale di quest’ultima, a Bruxelles, il presidente finlandese Sauli Niinisto ha visto la bandiera del suo paese issarsi, tra le altre.

Il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, ha così commentato, alla vigilia di questo evento: “sarà un bella giornata per la sicurezza della Finlandia, del Nord Europa e per la Nato nel suo complesso. Putin ha intrapreso la guerra contro l’Ucraina con il chiaro obiettivo di avere meno Nato e sta ottenendo esattamente il contrario”.

Assieme alla Finlandia, anche la Svezia ha fatto domanda per entrare nella Nato, dopo l’invasione russa, ma Stoccolma ha dovuto fermarsi momentaneamente per il no della Turchia, che la accusa di non impegnarsi abbastanza nel terrorismo di matrice curda e di aver compiuto delle azioni oltraggiose contro l’Islam, tra cui l’incendio del Corano fatto da un’estremista di destra a gennaio, nella capitale del paese, ma c’è anche l’Ungheria che deve ratificare l’ingresso.

Le reazioni di Mosca

L’ingresso della Finlandia nella Nato, non poteva che suscitare reazioni negative in Russia. Lunedì 3 aprile, il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko ha dichiarato “Rafforzeremo il nostro potenziale militare a Ovest e Nordovest. Nel caso in cui le forze e le risorse di altri membri della Nato vengano dispiegate in Finlandia, adotteremo misure aggiuntive per garantire in modo affidabile la sicurezza militare della Russia”.

I paesi scandivani, comunque, avevano già temuto le reazioni della Russia, soprattutto la Finlandia che vi confina per più di 1300 chilometri, e perciò più esposta alle contromisure di Mosca sull’Artico. Ma la preparazione militare finlandese è superiore a quella della Svezia, in quanto vige ancora la leve obbligatoria e sulle capacità di difesa il governo investe e ha aggiunto 280000 unità, acquistando dagli USA, nel 2021, sessantaquattro caccia. Questo, per la Nato, significa avere tra i suoi membri uno Stato che investe sulla sicurezza.

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