I rilievi ambientali per capire la situazione dell’inquinamento hanno un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’uomo e dell’ambiente. I controlli che vengono fatti sono sempre più spesso approfonditi e i siti inquinati segnalati a dovere per poter intervenire e ripristinare l’ecosistema. Battaglia davvero molto difficile che si combatte in tutte le regioni del nostro paese e che, proprio nella giornata di ieri, ha fatto emergere nuovi e preoccupanti dati sull’inquinamento della costa in Sicilia.
L’importanza del monitoraggio ambientale
Il monitoraggio dei punti fortemente inquinati e inquinanti viene fatto in modo costante e in tutta l’Italia. Le autorità hanno il compito di monitorare costantemente la situazione per poter salvaguardare la salute dell’uomo ma anche e soprattutto per intervenire laddove sia necessario. L’intervento in siti inquinati serve per evitare che l’inquinamento si diffonda andando ad essere pericoloso per la salute e per intervenire con una bonifica, se possibile.
Nel caso specifico della regione Sicilia, essendo un’isola, il lavoro di controllo delle coste e del loro stato ambientale è decisamente approfondito. E’ necessario che l’autorità tenga monitorati i punti principali, che sono ben 25. E’ proprio da questo monitoraggio che nella giornata di ieri sono scattati i primi provvedimenti.
I provvedimenti scattano per quei siti fortemente inquinati che risultano essere pericolosi su cui è necessario intervenire. Dai dati che emergono la situazione è particolarmente drammatica e molti sono i punti che risultano fuori dai limiti consentiti dalla legge e su cui è dunque necessario un intervento.
L’inquinamento della costa in Sicilia
In Sicilia sono dunque 25 in totale i punti che devono essere attentamente monitorati per far si che i requisiti di sicurezza ambientale siano rispettati. Dai controlli è emerso che ben 16 di questi punti non sono a norma. Questi 16 punti, infatti, sono stati considerati “fortemente inquinanti”. Tra questi si trovano in particolar modo canali e foci, responsabili di riversare in mare scarichi altamente inquinanti e non depurati.
A far emergere questi dati preoccupanti sono i tecnici della campagna di Legambiente di Goletta Verde. Questa è una campagna storica che da sempre lavora sul monitoraggio delle coste per fotografare la situazione e valutare gli interventi necessari. L’informazione sullo stato delle acque e delle coste italiane è molto importante anche e soprattutto per chi non si rende conto di quanto questo problema influisca sulla vita di tutti. E’ necessario prendere provvedimenti e continuare a tenere sotto controllo la situazione per la nostra salute e anche per il nostro territorio.
Il portavoce di questa situazione è il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, insieme al portavoce di Goletta Verde Mattia Lolli. Durante un intervento in conferenza stampa nella città di Palermo hanno mostrato i risultati. Dei 16 punti riscontrati come inquinati, 5 di essi sono classificati come “fortemente inquinati” i provincia di Palermo.
Tuttavia Palermo non è l’unica città da “bollino rosso ambientale”. Punti inquinati sono stati riscontrati anche nelle province di Catania, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Messina.