Nella giornata di oggi il titolare di un’impresa boschiva in quel di Belluno è stato denunciato per omicidio colposo per un incidente sospetto avvenuto un mese fa. La denuncia arriva ad un mese di distanza dall’accaduto proprio perché la situazione è molto intricata e poco chiara. La conferma dell’accusa è però stata confermata nel pomeriggio.Circa un mese fa nel bellunese un operaio di 28 anni di origine moldava perdeva la vita sul posto di lavoro. Il ragazzo che lavorava per questa impresa boschiva era stato ritrovato morto in fondo ad un dirupo in circostanze sospette. Era stato comunicato alla polizia che il corpo era stato ritrovato lì e che il ragazzo era già privo di vita.
Inizialmente la segnalazione parlava di un ragazzo che sarebbe rimasto vittima per la caduta nel dirupo e quindi in modo accidentale. In realtà dalle indagini è emerso che le ferite trovate sul corpo del giovane non coincidevano con il racconto fatto e che quindi il luogo della morte non era lo stesso del ritrovamento.
Dopo un mese dall’inizio delle indagini, infatti, sono emessi particolari agghiaccianti. Il ragazzo avrebbe subito un infortunio sul lavoro ma poiché lavorante in nero e non in regola sarebbe stato gettato nel dirupo per non incorrere in sanzioni penali.
I sospetti per l’infortunio sul lavoro a Belluno
Secondo i rilievi degli investigatori il luogo del ritrovamento non combacia con quello dell’infortunio. Il ragazzo è stato vittima di un incidente ma dal momento che non era in regola, il suo corpo è stato occultato.
Il giovane sarebbe stato colpito mortalmente da un cavo durante l’installazione di una teleferica. Una volta giunto sul posto il proprietario dell’azienda, avrebbe deciso di spostare il corpo vicino ad un dirupo. Sopra al corpo avrebbe probabilmente posizionato dei tronchi per simulare l’incidente. Tuttavia proprio le tracce di questi ultimi avrebbero destato sospetti. Al momento la situazione è in fase di accertamento ma il proprietario dell’azienda è stato messo sotto accusa. L’accusa è duplice poiché oltre ad avere operai che lavorano in nero avrebbe occultato un cadavere simulando un incidente.
Purtroppo le condizioni lavorative proposte sono troppo spesso ancora disumane. Moltissime persone vengono costrette al lavoro nero per poter avere un sostentamento senza avere in cambio nessuna protezione. Questo è solo uno dei tanti casi di incidenti sul lavoro che avvengono ma che, di fatto, non vengono registrati proprio perché il lavoratore stesso è “inesistente”.
Gli incidenti sul lavoro sono purtroppo di per se ancora una terribile piaga sociale. La messa in sicurezza non è sufficiente in tantissimi casi e le condizioni di lavoro pericolose. Moltissimi sono i volti senza nome che chiedono giustizia e legalità. Le indagini cercano di fare chiarezza affinché in questa circostanza giustizia venga fatta.