Sana Cheema, una giovane ragazza pakistana di venticinque anni, è sta sgozzata senza alcuna esitazione dal padre e dal fratello perché si era innamorata di un uomo italiano.
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Chi era la giovane pakistana Sana Cheema?
Sana Cheema era una giovane ragazza di venticinque anni di origini pakistane che viveva in Italia, precisamente a Brescia, da ormai moltissimi anni. La bellissima pakistana aveva infatti completato gli studi proprio a Brescia ed aveva trovato un lavoro presso un’autoscuola italiana in uno dei quartieri popolari di Milano. Sana Cheema era di una bellezza che lasciava senza fiato ed aveva un fidanzato italiano, con il quale aveva programmato di sposarsi a breve. La ragazza era felice di essere cresciuta in una cultura occidentale, più libera negli usi, nelle tradizioni e nei costumi rispetto a quella islamica e del suo paese, il Pakistan. La famiglia di Sana Cheema, nonostante avesse già ottenuto la cittadinanza italiana, voleva trasferirsi in Germania ma lei voleva rimanere a Brescia proprio perché in questa città aveva il suo fidanzato. La ragazza amava molto la sua famiglia e quindi ha deciso di andarla a trovare in Pakistan, dove purtroppo le è stata tesa una trappola e non è più tornata.
L’omicidio di Sana Cheema
Sana Cheema si era recata un paio di mesi fa in Pakistan per una vacanza e soprattutto per andare a fare visita alla sua famiglia che non vedeva da tempo. La città pakistana era Gujrat, dove la ragazza era nata e dalla quale era fuggita con i suoi familiari. Ed è proprio qui che la giovane venticinquenne è stata sgozzata senza alcuna esitazione dal padre e dal fratello. Dopo l’omicidio, i due la hanno sepolta nel giardino con la testa rivolta verso la Mecca, un luogo simbolico per la religione islamica.
Quali sono le ragioni dell’omicidio?
Pare che sia il fratello sia il padre abbiano ucciso Sana Cheema proprio a causa del suo fidanzato italiano e per giunta cristiano. Nella religione islamica e nella cultura pakistana la maggior parte delle volte è la famiglia a scegliere lo sposo della figlia. Ed è proprio questa la regola che la giovane venticinquenne non ha rispettato e che l’ha condannata a morte. In Pakistan oltre 1.000 donne vengono uccise ogni giorno con il cosiddetto “delitto d’onore”. Si tratta di una piaga molto difficile da estirpare. Quest’omicidio ha delle modalità molto simili a quello di Hina Saleem, un’altra ragazza pakistana uccisa nel 2006 in provincia di Brescia per gli stessi ed identici motivi.