E’ stata istituita nel 2019 la Giornata mondiale dell’olivo, su proposta del Libano e della Tunisia, e fissata al 26 novembre. Questo albero, infatti, oltre a produrre olive ed olio, è un simbolo per molti paesi del Mediterraneo ed oggi esportato in altri paesi. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
L’olivo e il suo simbolismo
Nei paesi Mediterranei l’olivo si coltiva fin dall’antichità, ed oltre ad essere una fonte di nutrimento, esso è simbolo di pace, forza, fede, vittoria ed onore. Nella mitologia greca, è stata la dea Atena a donare agli uomini questa pianta, durante una competizione con Poseidone, da cui è uscita vittoriosa, mentre nella Bibbia è un simbolo di rigenerazione.
Oggi, rappresenta un punto di sviluppo economico ed ecosostenibile, ed il Coi, nel 2020, per la Giornata mondiale dell’oliva, aveva dichiarato che esso rappresenta un appello per popolazioni e governi di tutto il mondo, sottolineando il suo “il ruolo chiave dell’olivicoltura nello sviluppo economico e sociale sostenibile di alcuni Paesi, ma anche la sua importanza come parte della soluzione nella lotta al cambiamento climatico e al riscaldamento globale”. L’ovicoltura, infatti, svolge un ruolo importante nel cambiamento climatico, in quanto il suo ciclo colturale assorbe una quantità di CO2 superiore al gas effetto serra emesso nella sua produzione.
Cosa fare durante la Giornata mondiale dell’olivo
Di sicuro, il 26 novembre 2022 si organizzeranno diverse iniziative per celebrare questa giornata, in particolare seminari e convegni. L’Associazione Amici dell’Olivo, che ha la sua sede ha Rancate, ha infatti in programma un seminario, nell’aula magna della sua scuola elementare della città, in cui si illustreranno gli effetti del cambiamento climatico e come questo inciderà sulla produzione delle olive.
La Fondazione Slow Food, invece, la sera del 25 novembre, in un ristorante in provincia di Lucca organizzerà un’iniziativa aperta a tutti, dove sarà possibile gustare piatti preparati con olive ed oli forniti dai produttori del Quercetano. Il costo dell’entrare sarà di 30 euro per i soci Slow Food, mentre gli esterni pagheranno 35 euro.
Se si desidera organizzare qualcosa, come la Slow Food, si può preparare un pranzo, una cena o un buffet, per amici e parenti, in cui siano le olive le protagoniste, oppure postare sui profili social una sorta di articolo sugli olivi e la loro importanza sia nella dieta mediterranea che nello sviluppo economico e nel cambiamento climatico.