Nonostante il caso dell’uomo di Riccione la cui pena era stata dimezzata dopo l’uccisione della compagna perché in preda ad una “tempesta emotiva”, ne arriva un’altra altrettanto sconvolgente. Questa volta a vedersi dimezzare la pena è un uomo che ha ucciso la compagnain quel di Genova, rea di averlo “illuso”. Anche in questo caso la pena viene dimezzata da 30 anni a 16 anni per “colpa della vittima”.

Altra sentenza shock a Genova

Questa volta a emanare la sentenza shock è il tribunale di Genova. Un uomo di 52 anni di origine ecuadoregna aveva accoltellato la compagna l’aprile scorso. I due conviventi erano da tempo in crisi ma l’uomo era convinto che la compagna avesse lasciato l’amante con cui lo tradiva. Quando aveva scoperto il tradimento della donna era tornato per un periodo in Ecuador, fino a quando la donna non gli aveva detto di aver troncato la relazione clandestina. L’uomo era poi tornato in Italia ma purtroppo alla scoperta delle bugie della donna ha commesso il tragico delitto.

L’uomo dopo aver scoperto nuovamente la compagna con l’amante ha perso letteralmente la testa e l’ha uccisa a coltellate. Il raptus omicida è arrivato dopo una violenta lite che aveva scatenato l’uomo. Il punto centrale è proprio questo. Secondo la difesa, infatti, la colpa del raptus non è imputabile all’uomo ma ad una reazione alle bugie della compagna

La “giustificazione” dell’omicidio

L’omicidio, infatti, non sarebbe avvenuto per una crisi di gelosia ma per una reazione. Secondo la difesa, infatti, è stata una reazione al comportamento della donna ad indurlo ad ucciderla. La delusione e il tradimento sono stati fattori scatenanti che in qualche modo possono giustificare la reazione. Se la donna fosse stata dal canto suo più sincera l’uomo non sarebbe stato indotto all’omicidio.

L’uomo ha confessato di aver accoltellato la compagna con un coltello da cucina e di averla uccisa. Poi si è trovato in preda al panico ed è uscito di casa e forse ha gettato l’arma nel fiume. Ha anche affermato di non ricordare con precisione tutti i fatti e di aver vagato in stato confusionale per due giorni dopo l’accaduto. Questo di certo non cambia il gravissimo omicidio, anche se, di fatto, ha aiutato a giustificarlo.

Il fatto che la donna non sia stata sincera con il compagno ha indotto i giudici a dimezzare la pena dell’uomo. Dalle parole trapelate per giustificare questa sentenza assurda c’è il fatto che la vittima ha quasi una “colpa”. La mancanza di sincerità della donna ne ha giustificato l’omicidio. Questa sentenza è stata anche duramente commentata dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che afferma che nessuna gelosia deve giustificare una cosa del genere.  La decisione dei giudici è stata però presa e l’uomo dovrà scontare solamente 16 anni di carcere.

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