Il passaggio da Fase 2 a Fase 3 del Coronavirus è stato davvero molto breve. Se la paura era quella che le persone non si sentissero più sicure nell’uscire e che magari venissero scoraggiate, è stata confermata solo in parte. In alcuni dei punti vendita di riapertura in più parti d’Italia, si sono verificate code e ingressi record. Tuttavia in altre situazioni, non si può dire sia stato lo stesso. Il dopo Coronavirus mostra chiaramente le due facce di una medaglia; Quella di chi ha voglia di tornare a vivere liberamente e quella di chi ha ancora molta paura a farlo.
Le due facce della medaglia della Fase 3
La dicotonia che già esisteva durante il Coronavirus che divideva coloro che seguivano ligiamente le regole e coloro che le trasgredivano, sta continuando. Era abbastanza prevedibile che, come in tutte le occasioni, il comportamento di ognuno di noi fosse diverso. Tuttavia, ciò che sembra davvero mancare in questa fase del dopo-Coronavirus, è una via di mezzo.
Difficilmente ci si poteva aspettare un comportamento univoco, responsabile e poco impattante per un graduale ritorno alla normalità, ma spesso a creare più danni sono proprio gli estremi. In questo momento di riapertura e di ritorno alla libertà, molti sono coloro che ancora si dividono tra reclusione e paura di uscire nonostante tutto e assoluta incoscienza.
La giornata di ieri che ha dato inizio alla terza fase dell’epidemia, ha mostrato chiaramente questo divario.
Le due facce dell’Ikea di Torino e dell’Outlet di Serravalle
In particolar modo, per descrivere questa strana situazione di incertezza in cui si naviga ancora a vista, è emblematico il paragone tra uno dei centri commerciali più importanti d’Italia, l‘Outlet di Serravalle Scrivia e l’Ikea di Torino.
La paura per la riapertura dell’Outlet, seppur con tutte le dovute precauzioni, era moltissima. Il timore per un assalto incontrollato e indisciplinato dei clienti era abbastanza palpabile. Timore che, però, non ha trovato tantissimo fondamento, dal momento che molti sono i clienti che hanno deciso di fare un giro nel centro commerciale, ma le code e la ressa sono state fortunatamente evitate.
Questo, invece, non è affatto avvenuto all’Ikea di Torino. Ikea è da sempre uno dei negozi che raccoglie più affluenza di visitatori durante il weekend e spesso anche durante la settimana. La chiusura imposta dalle restrizioni, ha quindi privato molte persone della possibilità di girare liberamente e acquistare in negozio.
Questo ha portato però ad una situazione davvero incredibile nella prima giornata di riapertura, che ha visto la formazione di code all’ingresso davvero incredibili e visite record per 15 mila persone. Anche i divieti non sempre sono stati rispettati con conseguente richiamo da parte dei sindacati. Una situazione di questo tipo e il distanziamento non rispettato anche alle casse, può provocare il contagio tra i lavoratori che si trovano lì. I cittadini sono stati dunque invitati ad un maggior rigore per evitare che le misure si inaspriscano nuovamente.