Non ci sono ancora notizie ufficiali dai vertici di Palazzo Chigi e di certo occorrerà attendere ancora un pò di tempo, tuttavia la strada intrapresa dall’Italia sembra essere finalmente quella della lenta guarigione. Il bollettino nazionale emanato ieri dalla Protezione Civile, per la prima volta dopo l’inizio della pandemia, non ha mostrato solo un calo, ma un vero e proprio dimezzamento dei contagi. Segnale che la strada che si sta percorrendo è quella corretta. Proprio in virtù di questo, il Premier e i tecnici, stanno cercando di capire come e quando entrare nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus.
Il dimezzamento dei contagi
Ieri finalmente è arrivata una notizia molto attesa sul numero dei contagi da Coronavirus. I contagi non sono solamente diminuiti, ma rispetto alla giornata precedente sono addirittura dimezzati. Una notizia davvero molto positiva, ma che comunque non deve far sottovalutare la situazione che, comunque, rimane critica.
Un salto così grande nei contagi può voler dire che, finalmente, il plateaux è stato superato e che inizia la discesa. Di certo però è un chiaro segnale del fatto che queste misure stringenti imposte dalla quarantena stanno funzionando e che, dunque,m occorrerà seguirle ancora per un periodo non ancora ben definito.
E’ proprio di questo che il Premier Giuseppe Conte ha discusso con i tecnici per capire se, effettivamente, l’Italia è pronta per una ripartenza in tempi ragionevoli. Senza dimenticare che il rientro dovrà comunque essere molto graduale. La discussione di queste ore verte sulla possibile “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus.
Prospettive per la “Fase 2” del Coronavirus
Fin dalle prime settimane in cui è scoppiata la pandemia e sono state imposte misure restrittive, il Premier Conte aveva parlato di differenti step da seguire per non rendere la quarantena vana. Il punto cruciale è cercare di mantenere al massimo tutte le misure restrittive di queste settimane, per far si che il contagio diminuisca fino a sparire, evitando una seconda ondata di contagi.
I dati di ieri sembrano mostrare un primo calo significativo, che può voler dire l’inizio della ripresa. Ovviamente per far si che questi dati abbiano realmente significato, occorre attendere il consolidamento di qualche giorno, tuttavia sembra esserci una buona prospettiva. Prospettiva che deve essere mantenuta grazie alle misure di contenimento.
Il premier aveva parlato qualche settimana fa, rinnovando le misure per il contagio, di “Fase 2” e “Fase 3” per la gestione della pandemia. Queste fasi riguardano la progressiva riapertura delle attività e della libera circolazione, che però dovrà essere graduale. Le prime ipotesi non confermate, vorrebbero l’apertura dopo Pasqua della cosiddetta “Fase 2”.
La “Fase 2” dovrebbe riguardare solamente la riapertura delle piccole imprese, per permettere all’economia di ripartire lentamente. Dopo questo primo step, è probabile che si possa valutare una riapertura completa nella “Fase 3”, che probabilmente sarà a maggio.