La pandemia da Covid 19 non è ancora purtroppo solo un ricordo, anzi. La situazione sta tornando ad essere molto critica nel resto d’Europa e nonostante il sistema italiano stia tenendo, la paura è molto alta. L’aumento dei casi al momento sembra sotto controllo, tuttavia non bisogna mai abbassare la guardia perchè il ritorno a scuola può essere una nuova fonte di espansione del virus. Particolare attenzione è posta alla situazione del Lazio, dove un piccolo focolaio sta spaventando la regione e l’Italia intera.
Un nuovo focolaio nel Lazio
Già all’inizio della pandemia tra febbraio e marzo, i primi casi di Covid 19 erano stati registrati proprio nel Lazio. L’ospedale Spallanzani di Roma si era occupato delle persone contagiate e aveva anche per primo isolato il virus. Nei mesi seguenti il contagio aveva poi interessato maggiormente le regioni del nord, ma senza risparmiare il resto d’Italia.
Anche le notizie di oggi rimandano nuovamente ad un picco di casi nel Lazio, dove ci sarebbe un nuovo piccolo focolaio di Coronavirus. Sui novemila tamponi effettuati, 238 sono i casi positivi, di cui 141 a Roma. Un dato che di certo non fa scattare un lockdown, ma che preoccupa e che deve essere monitorato. Ad ora si registrano 4 persone decedute.
I contagi nella regione stanno progressivamente salendo, preoccupando non poco i vertici. Ad intervenire nella vicenda è lo stesso assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che invita a mantenere alta l’attenzione. D’Amato ha sottolineato che “il quadro è completamente diverso, prevalgono asintomatici e cluster familiari”, tuttavia non è possibile abbassare la guardia. In questa fase la prudenza è fondamentale per evitare un nuovo lockdown. Un’emergenza che invece torna ad avere numeri decisamente preoccupanti nel resto d’Europa.
L’emergenza Covid 19 in Europa
L’Italia, al momento, si conferma ancora uno degli stati più virtuosi d’Europa, che riescono a gestire questa nuova ondata di contagi. Gli altri stati invece, si trovano a fare i conti con un numero di contagiati giornaliero altissimo che riporta ai mesi del lockdown. In Francia e Spagna i contagiati al giorno sono circa diecimila e la situazione è critica.
Sono nuovamente state istituite delle zone rosse, esenti da lockdown, ma in cui si sono inasprite le norme anticontagio. Parigi è uno dei centri di maggior preoccupazione anche per il nostro paese. Per questo è stato disposto che negli aeroporti, in particolare di Fiumicino e Ciampino, i passeggeri provenienti dalla capitale francese, eseguano il tampone. Misure necessarie per evitare che il contagio si diffonda nuovamente e che tutelano il nostro paese.
Se una situazione come quella di marzo e aprile è forse da escludere, non è da escludere un possible contagio di ritorno che faccia scattare nuovi lockdown cautelativi. La situazione può essere gestita, ma il rispetto delle regole è necessario.