Cosa prevede il Decreto Crescita
Era da diverso tempo che ci si augurava che prima o poi potesse arrivare davvero uno sblocco per la situazione in Sicilia per opere importanti che avevano subito una battuta d’arresto. Se ovunque è importante costruire e migliorare le comunicazioni, a maggior ragione in Sicilia, una Regione ricca di risorse che, però, quanto a infrastrutture in grado di soddisfare le comunicazioni, non è purtroppo in buone condizioni.
Le grandi opere in atto hanno il compito di migliorare la viabilità e, di conseguenza, anche migliorare l’immagine della Regione Sicilia anche dal punto di vista turistico, oltre che per la vivibilità. E’ fondamentale creare reti che possano essere utilizzate al meglio e migliorare le strade già esistenti, potenziando al massimo la rete. Queste tre opere avevano proprio questo scopo ma a causa dei fondi mancanti nei confronti dei creditori, il tutto si era irrimediabilmente fermato.
Con l’approvazione di questo decreto, che è stato trasformato in vera e propria legge dal Senato, è stato sbloccato il cosiddetto fondo salva-imprese. In questo modo è possibile tornare a garantire il denaro necessario per i creditori che appartengono al gruppo Cmc. Così viene garantita loro la liquidità necessaria per far ripartire questi lavori. Lavori che si erano bloccati a causa della crisi che aveva coinvolto l’azienda di costruzioni romagnola.
Il duro lavoro per recuperare la liquidità
Riuscire ad avere nuovamente una opportunità e per tornare a crescere, non è stato affatto facile. L’azienda ha richiesto negli anni l’aiuto di più enti come sindacati e altre associazioni di lavoratori; Questo per riuscire ad avere il denaro sufficiente per poter sanare il debito. Molto importante è stato anche l’aiuto degli esponenti politici locali che si sono adoperati per potare al governo questo progetto e per far si che venisse approvato.
Sia la Lega che il Movimento 5 stelle, che tutte le forze politiche, hanno approvato questo decreto che ora è legge ma ora rimane una parte ancora molto importante da fare. Il comitato dei rappresentanti dell’azienda si rivolge al Ministero delle Infrastrutture; Quest’ultimo si preoccuperà di convocare il prima possibile un tavolo tecnico per poter definire l’attuazione del decreto. E’ importante che l’azienda riesca a recuperare i crediti il prima possibile, possibilmente entro l’estate, per poter ripartire. Finalmente arriva una boccata importantissima di ossigeno per le infrastrutture siciliane.