Nuovo incidente mortale sulle piste da sci in questa stagione invernale davvero nera. A Courmayeur un’altra tragedia vede protagonista un giovane ragazzo italiano di venticinque anni che a causa dell’uscita di pista cade dallo snowboard e muore. Sul posto sono subito accorse le forze dell’ordine e i soccorsi ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Sono in svolgimento le indagini per valutare la dinamica dell’accaduto.Purtroppo è un’altra giornata triste per gli sport invernali. Dopo le tragedie avvenute nei giorni scorsi che hanno coinvolto anche e soprattutto bambini, questa volta ad avere la peggio è stato un ragazzo di venticinque anni. Il giovane si era addentrato in un fuoripista con il suo snowboard sicuro delle sue abilità. Purtroppo dopo poco, dopo un salto, non riesce ad atterrare cadendo e morendo.
Sul posto sono subito arrivati i soccorsi che hanno cercato di salvarlo ma per lui non c’era nulla da fare. L’allarme è stato dato da un compagno snowboarder che era con lui al momento dell’incidente che fortunatamente è rimasto illeso. La tragedia è avvenuta a causa del salto particolarmente pericoloso avvenuto da una roccia del fuoripista. Al termine del salto lo snowboarder non è riuscito a controllare il suo mezzo cadendo e prendendo un colpo violentissimo che ne ha provocato la morte.
Indagini sulle piste di Courmayeur
L’incidente è avvenuto nei pressi di Plan de la Gabba. In particolar modo l’impatto è avvenuto in una particolare zona di Plan de la Gabba che si chiama “Canale del Bambino”. La vittima ha intrapreso questa pista molto pericolosa tentando il salto da una roccia. Dopo questo salto non è stato in grado di controllare lo snowboard ed è atterrato cadendo morendo nell’impatto.
Dopo che l’altro snowboarder ha assistito all’incidente ha immediatamente dato l’allarme. Sono giunti rapidamente sul posto sia la guardia di finanza che il soccorso alpino valdostano ma fin da subito entrambi hanno purtroppo dovuto constatare la gravità della situazione. Adesso si sta indagando sulle eventuali segnalazioni per questo particolare tratto di fuoripista ed eventualmente attribuire qualche responsabilità qualora ci fosse.
Al momento è stato messo sotto osservazione tutto il tratto a 1800 metri di quota in cui è avvenuto l’incidente. Dalle prime valutazioni è emerso che sono presenti tutte le segnalazioni del caso che indicherebbero la pericolosità della pista. Proprio per la pericolosità quel tratto è stato interdetto a tuti gli sciatori dal 1996, anno a cui risale l’ordinanza restrittiva che lo vieta.
E’ dunque molto probabile che purtroppo entrambi gli snowboarder sapessero a quali pericoli stessero andando incontro e che con troppa leggerezza non hanno preso in considerazione. Le autorità interrogheranno anche il compagno dello snowboarder che potrà così spiegare meglio la situazione. E’ probabile però che non ci siano responsabilità imputabili agli impianti sciistici ma solo all’imprudenza dei giovani che si è trasformata in tragedia.