La situazione del governo italiano si fa sempre più complicata. Questi giorni di consultazione con il Capo dello Stato Sergio Mattarella non sembrano aver dato i risultati sperati e il Conte ter potrebbe irrimediabilmente saltare. La giornata di ieri in particolar modo non sembra aver dato buoni frutti. Il confronto con Italia Viva non è stato positivo come ci si aspettava e anche le parole del segretario del PD Nicola Zingaretti, non sono state rincuoranti. Oggi ci sarà la terza giornata di consultazioni in cui a parlare saranno le destre e poi si attende la decisione di Mattarella. Una decisione difficile e per nulla scontata.

L’allontanamento del Conte Ter

Senza dubbio si è arrivati alle dimissioni del Premier Giuseppe Conte per la mancanza di una maggioranza solida, che avrebbe potuto non approvare la legge sulla giustizia di Bonafede. Conte la scorsa settimana aveva incassato la fiducia sia alla Camera che al Senato, ma al Senato aveva ottenuto troppo pochi voti per poter effettivamente governare.

L’operazione responsabili o costruttori non aveva dato i frutti sperati e di conseguenza il Presidente del Consiglio era stato obbligato a scegliere un’altra via. La via era quella delle dimissioni per poter avere nuovamente un mandato che però potesse contare sull’appoggio di più forze e quindi da cui si potesse avere un mandato più stabile. Un’ipotesi che però, alla luce di ciò che è avvenuto ieri, sembra in parte sfumata.

La posizione di Italia Viva e le parole di Zingaretti

Quella di ieri è stata una giornata davvero molto complicata, da cui è stato possibile trarre alcune conclusioni che però non sembrano essere ancora definitive. Nonostante il Conte Ter sembri allontanarsi sempre di più, il colloquio con Italia Viva non ha comunque chiarito la posizione e le possibilità in gioco.

Matteo Renzi e il suo partito infatti, non indicano il nome di Giuseppe Conte, ma tuttavia non parlano nemmeno di chiusura definitiva. Dalle parole emerse durante la conferenza stampa di Italia Viva dopo l’incontro al Colle, sembra esserci una chiusura totale e definitiva con Giuseppe Conte. Se Matteo Renzi non chiude ad una possibile alleanza, chiude però con il premier dimissionario Conte e non si rende disponibile per un Conte Ter.

Questa tesi sembra essere avvallata anche dalle parole e dal volto scuro della conferenza stampa giunta in serata del PD. Nicola Zingaretti appare infatti scuro in volto e non ammette alcuna domanda dopo la conferenza stampa, il che lascia trasparire grande preoccupazione da parte del Partito Democratico.

Con le consultazioni di oggi, Sergio Mattarella dovrà valutare il da farsi. Un compito davvero molto difficile che lascia spazio a ben poca immaginazione. L’ipotesi di un Conte Ter si allontana sempre di più, ma non si avvicinano ipotesi semplici e costruttive per un’Italia che in questo momento storico avrebbe bisogno di stabilità più di qualunque altra cosa.

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