Di certo moltissimi ricorderanno la storia scioccante dell’imprenditore di Brescia scomparso nella sua fonderia. In un primo momento si pensava che potesse essere scomparso o rapito ma, in un secondo momento, si è capito che probabilmente era stato ucciso proprio nella fonderia e il cadavere era stato fatto sparire. Questa notizia aveva particolarmente scioccato tutti proprio per l’efferatezza dell’omicidio e per la difficoltà con cui le indagini venivano condotte dal momento che le tracce erano davvero poche. A distanza di 4 anni dall’omicidio, però, si è giunti ad incriminare i nipoti dell’imprenditore, Alex e Giacomo Bozzoli, per omicidio.

L’omicidio dell’imprenditore di Brescia

Questo omicidio era stato in realtà classificato inizialmente come “scomparsa”. Questo perché l’imprenditore era scomparso e di certo si pensava ad un omicidio, ma commesso al di fuori della fonderia. Dal momento che le ricerche non hanno prodotto risultati e le prove si facevano sempre più confuse, questa teoria era stata rivista.

Dalle indagini emerse nel tempo, infatti, si è capito che l’uomo era probabilmente già stato ucciso e all’interno della sua stessa fabbrica. Le prove non hanno fatto allontanare gli investigatori da questo luogo ma, anzi, li ha man mano condotti sempre più all’interno dell’azienda e delle sue dinamiche. Di certo è stato molto complicato raccogliere prove che potessero in qualche modo portare alla risoluzione del caso ma, dopo quattro anni, sembra che la fine sia arrivata.

L’accusa ai nipoti di Bozzoli

Dopo 4 anni di indagini il Procuratore ha stabilito, in base alle prove raccolte, che i responsabili dell’omicidio di Mario Bozzoli sono i nipoti Alex e Giacomo Bozzoli. I due, inoltre, sono accusati anche di favoreggiamento nei confronti di due operai. I nipoti di Bozzoli, infatti, avrebbero agito con l’aiuto di Oscar Maggi e Abu, un operaio senegalese.

Di certo questa decisione arriva con non poche problematiche. Questo è un caso davvero particolare e difficoltoso da risolvere perché, di fatto, il cadavere di Bozzoli non è mai stato trovato. Le indagini sono state complicate e le piste da seguire più di una. Tuttavia dopo anni si è arrivati a capire le dinamiche interne alla famiglia Bozzoli.

I nipoti hanno tramato contro lo zio proprio per l’azienda. Il loro piano è stato architettato con molta cura e trovare prove contro di loro non è stato facile. Il procuratore ha deciso di chiudere l’indagine con l’accusa di omicidio in base a tutto ciò che negli anni è emerso. Non è escluso che i due decidano di fare ricorso e quindi di continuare la loro battaglia legale per essere scagionati. E’ probabile che questa decisione sia solamente un tassello del caso Mario Bozzoli. E’ probabile che la reale fine sia lontana e che questo non sia l’ultimo tassello del puzzle.

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