Nuova retata per i clan siciliani che hanno visto finire in cella altri 94 boss messinesi con l’accusa di truffa ai danni dell’Unione Europea. Dopo mesi di indagini la Guardia di Finanza e i carabinieri del Ros sono riusciti a portare a termine un colpo mai riuscito prima d’ora. Fino a questo momento non era mai accaduto che venissero arrestate così tante persone facenti parte dei clan mafiosi dei Nebrodi.
Il blitz ai clan messinesi
Non era mai accaduto che i clan messinesi dei Nebrodi fossero vittima di un blitz di questo tipo. Quello messo a segno dalle forze dell’ordine è la più importante retata che ci sia mai stata nei confronti dei clan mafiosi messinesi e moltissimi sono stati gli agenti coinvolti. Sono stati necessari più di mille militari per riuscire in questa importantissima impresa.
Antoci ringrazia i magistrati e le forze dell’ordine impegnate in questa importante operazione che davvero cambierà la vita dei cittadini. Per moltissimi anni gli imprenditori locali hanno dovuto subire torti e sono stati impauriti dai clan. La gestione dei Nebrodi era ad ampio spettro e oltre ad impaurire gli imprenditori locali, era coinvolta anche nello spaccio di droga e nono solo. Sono anche stati fatti sparire fondi molto importanti dell’Unione Europea legati al settore agricolo.
La truffa dei fondi europei
Oltre a gestire traffici illegali di droga e ad impaurire i gestori locali di piccole aziende impoverendo il territorio, il clan dei Nebrodi è accusato anche di aver sottratto importantissimi fondi destinati all’agricoltura da parte dell’Unione Europea. I fondi pubblici che nel tempo sarebbero stati rubati con conseguente impoverimento del territorio, ammonterebbero a svariati milioni di euro.
Con il blitz avvenuto questa mattina alle prime luci dell’alba, sono state arrestate ben 94 persone facenti parte del clan dei Nebrodi. 46 di loro si trovano ora agli arresti domiciliari. A portare a termine la cattura è stata la Guardia di Finanza e i carabinieri del raggruppamento operativo speciale. Oltre a loro hanno partecipato all’operazione anche centinaia di militari che hanno sequestrato circa 150 aziende.
Questa importante inchiesta fatta dai magistrati dello Stretto, sotto la guida del procuratore Maurizio de Lucia, ha portato alla vera e propria decapitazione di due clan molto importanti, quello dei Bontempo Scavo di Tortorici e dei Batanesi. Mentre negli anni addietro i clan sono stati protagonisti di violenti scontri l’uno contro l’altro, da un pò di tempo a questa parte, hanno deciso di unire le forze.
I due avevano infatti deciso di collaborare e di spartirsi i fondi destinati dall’Unione europea e dall’Agenzia per la Agea, cioè per il supporto allo sviluppo agricolo. Per questo l’operazione è stata ancora più complicata e ha richiesto tempi importanti. MA alla fine il risultato ottenuto è davvero molto significativo, soprattutto per gli abitanti di quei luoghi.