Della vicenda che riguarda l’omicidio di Meredith Kercher avvenuto in Italia a Perugia nel 2007, ormai si è detto moltissimo. I primi indagati dopo l’omicidio erano Amanda Knox, inquilina di Meredith, il fidanzato Raffaele Sollecito e Rudy Guede. Il caso si era concluso con la condanna per quest’ultimo a 16 anni di reclusione anche se, in realtà, almeno per l’opinione pubblica, sembra che non sia mai stato chiuso. Soprattutto attorno all’amica di Meredith, Amanda Knox, sono circolate più voci negli anni e mai nulla è stato messo davvero a tacere. Oggi sembra esserci un nuovo capitolo di questa triste vicenda che però vede come parte lesa proprio la Knox.
I giorni dopo l’omicidio di Meredith
I giorni successivi alla morte misteriosa di Meredith i tre indagati sono stati subito fermati e interrogati più volte. La situazione è stata da subito concitata e dai toni decisamente alti, anche per l’efferatezza dell’omicidio di questa giovane ragazza. Da subito l’accusa ha mostrato durezza nei confronti degli imputati proprio per cercare di riuscire ad arrivare alla verità. Verità che ancora oggi non sembra essere stata completamente svelata.
In particolar modo c’è stato un episodio denunciato dalla Knox particolarmente grave nei giorni successivi alla morte di Meredith. Durante l’interrogatorio avvenuto 5 giorni dopo la morte di Meredith, il 6 novembre 2007, la Knox avrebbe subito dei maltrattamenti durante lo stesso. Per questo motivo la ragazza, una volta assolta insieme all’ex fidanzato, ha sporto denuncia nei confronti dell’Italia.
L’Italia deve risarcire Amanda Knox
La Knox aveva denunciato l’Italia proprio per aver subito dei maltrattamenti durante quell’interrogatorio dove le vennero fatte pressioni per confessare il delitto. Delitto che poi di fatto l’ha vista estranea ai fatti secondo la sentenza. Ad oggi, dopo ben 12 anni dal delitto arriva la sentenza definitiva, Amanda Knox dovrà essere risarcita dall’Italia. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che l’Italia sarà condannata a pagare la statunitense con un importo pari a 10.400 euro, più le spese legali che la ragazza ha sostenuto di circa 8.000 euro.
La Knox aveva sporto denuncia sia per il maltrattamento subito sia per il processo che inizialmente sembra per lei essere stato iniquo in cui era stata in un primo momento giudicata colpevole. La ragazza ha mostrato tutta la sua gioia insieme al suo legale per essere finalmente riuscita ad avere la giustizia che secondo lei meritava.
I giudici hanno dunque stabilito che in quel frangente le autorità italiane competenti non hanno agito come avrebbero dovuto facendo pressioni sulla ragazza. Per questo motivo il nostro paese dovrà dunque risarcire Amanda Knox in toto per averle fatto pressione durante l’interrogatorio e aver troppo in fretta deciso di mandarla a processo con Sollecito.
Per la statunitense questa è l’ennesima vittoria anche se in questa triste vicenda da festeggiare non c’è proprio nulla.