È notizia di poche ore quella della tragica scomparsa di Dolores O’Riordan, frontwoman del gruppo Irlandese dei The Cranberries. Dolores dall’inizio degli anni ha dato anima e corpo alla formazione proveniente da Limerik ed è stata una delle voci che più ha influenzato la musica degli anni ’90 e dei primi 2000.

Loro è la canzone più coverizzata in assoluto, Zombie, canzone che denunciava gli orrori della violenza che investiva l’Irlanda del Nord in quel periodo e che Dolores in prima persona scrisse dopo aver visitato quei luoghi martoriati e che così tanto la colpirono e che le permisero di produrre il meraviglioso No Need to Argue, album a cui Zombie faceva capo.

La O’Riordan per un periodo di sei anni, tra il 2003 e il 2009, uscì momentaneamente dal gruppo per inseguire la carriera solista che si concretizzò con l’uscita di due album, Are you Listening? e No Baggage, che incontrarono discreta fortuna del pubblico che da sempre ha amato la O’Riordan e la sua straordinaria voce.

Dopo due album solisti ecco la reunion di un gruppo che ufficialmente non si era mai del tutto sciolto e che tornò a calcare i palchi di tutto il mondo con lo stesso entusiasmo di un tempo in seguito alla pubblicazione dell’album Roses del 2012.

Vedendola esibirsi sul palco tutti si sono sempre chiesti come in una donna così minuta e piccola potesse nascondersi una voce così potente e profonda che inondava l’aria non appena fuoriusciva dalla sua bocca e le ultime esibizioni, seppur leggermente sottotono, lo confermavano.

I Cranberries avevano annullato il tour nell’estate del 2017 che li avrebbe portati in giro per l’Europa, Italia compresa, per i problemi di salute della cantante che non vedeva l’ora di tornare sul palco e che aveva rassicurato i fan.

Quel ritorno non c’è mai stato, Dolores si è spenta improvvisamente in seguito ad una lunga malattia, il 15 gennaio 2018 e a noi non resta che la sua meravigliosa voce per ricordarla.

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