Se l’emergenza maltempo è un problema in tutta l’Italia, a preoccupare oggi è la situazione in quel di Venezia. Nel capoluogo veneto infatti, l’acqua alta ha raggiunto i 127 cm nella mattinata di oggi e sicuramente produrrà grandissimi danni in tutta la città.
Acqua alta a Venezia
L’acqua alta a Venezia è un fenomeno naturale che si verifica da sempre nella Laguna. Venezia è anche e soprattutto famosa per questo evento, che però crea moltissimi problemi e moltissimi disagi. Fortunatamente non sempre l’acqua raggiunge livelli preoccupanti, ma nella giornata di oggi ha raggiunto addirittura i 127 cm.
Un livello davvero molto alto che ha probabilmente provocato grandissimi danni a causa dell’invasione del nartece della Basilica di San Marco con circa 70 centimetri d’acqua. Non è la prima volta che avviene una cosa di questo tipo, ma negli ultimi tempi purtroppo tende a verificarsi sempre più spesso.
Al momento non è ancora possibile fare la conta dei danni, ma è probabile che quelli arrecati ai mattoni e anche a tutte le colonne dell’edificio saranno davvero molto importanti. La problematica riguarda anche i marmi che erano stati recentemente sostituiti proprio anche a causa dei danneggiamenti dovuti all’innalzamento dell’acqua.
La conta dei danni
A dare un’immagine più accurata di ciò che è accaduto è stato proprio l’ingegner Pierpaolo Campostrini, Procuratore della Basilica di San Marco. Campostrini ha sottolineato come il suo lavoro e il lavoro dei suoi addetti, sia volto a limitare i danni di questi eventi grazie a sistemi di difesa. L’unica possibilità infatti, è quella di innalzare delle protezioni in difesa dell’acqua così alta, per cercare di proteggere le strutture. Talvolta questo non è possibile, o comunque da zona a zona varia moltissimo la possibilità di copertura con paratie anche mobili. La cappella Zen è proprio un caso di paratie mobili, in grado di difendere la struttura perlomeno in parte.
Il procuratore sottolinea come gli strumenti di difesa passiva, quindi con attrezzature come paratoie, sono state adeguate nel tempo e anche spostate rispetto a prima e sono state utilizzate inoltre delle pompe per aspirare tutta l’acqua. Purtroppo però è anche vero che quando l’acqua raggiunge quella altezza è davvero difficoltoso intervenire e soprattutto arginare i danni.
Negli anni ci si è abbastanza adeguati all’interno di una città che purtroppo deve adeguarsi a questa problematica e che deve conviverci. Realisticamente è impossibile, soprattutto quando l’acqua raggiunge i livelli di questo tipo, riuscire ad arginare il fenomeno in modo completo e si può semplicemente cercare di fare tutto il possibile per evitare l’erosione e il danneggiamento. Per fare una reale stima di tutti i danni che questa nuova ondata di acqua alta ha provocato, sarà però necessario attendere qualche giorno. Solo in un secondo momento si avrà una situazione più chiara e si saprà come intervenire.