Oltre 200 i capolavori del Novecento siciliano, esposti nellʼEx Stabilimento Florio di Favignana, dall’ 11 luglio al 12 ottobre 2014 a raccontare lʼimportante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dellʼintero Novecento, fino ai nostri giorni.
“Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. – dice Vittorio Sgarbi- Non è lo stesso per quasi nessunʼaltra regione, non per lʼEmilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane. La Sicilia del Novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare lʼidentità prevalente della cultura italiana.”
Sotto lʼAlto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra è realizzata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo ed è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dellʼIdentità siciliana, dallʼAssemblea Regionale Siciliana, Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Trapani, dal Comune di Favignana – Isole Egadi, e dallʼExpo Milano 2015, organizzata da Shicon Europe, Exa – Mondi Nuovi e Arthemisia Group e ospitata presso lʼEx Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica.
Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice, a cura di Vittorio Sgarbi, con la direzione artistica di Giovanni Lettini, riunisce la più importante produzione artistica siciliana mai vista prima d’ora in un unico luogo.
“Un progetto titanico, – dice Gianni Filippini, ideatore e produttore della mostra – che ha già catturato l’attenzione dei più rinomati musei nazionali e internazionali i quali desiderano ospitare la prestigiosa collezione siciliana all’interno dei loro spazi (a conclusione della rassegna di Favignana) per dare vita così ad una esposizione itinerante. Sono alte le aspettative riguardo ad una mostra che è arrivata oggi ad avere la dimensione di un museo: il museo dell’arte siciliana”.
Le opere di questi grandi protagonisti attestano le attuali ricerche artistiche e mettono insieme una visione della loro terra come luogo di meditazione e conflitto: Fausto Pirandello con le sue spiagge, i corpi ammassati e le carni confuse di sabbia; Renato Guttuso con “La Vucciria” dai colori sgargianti che sprigionano il vocio e la cantilena araba dei vanniaturi nel celebre mercato palermitano che dà il nome al quartiere; Piero Guccione con i suoi paesaggi poetici; il gruppo di Scicli; la Scuola di Palermo e Giovanni Iudice con uno dei suoi documenti più vivi, parlanti e attuali quale “Lʼumanità”.
Il percorso espositivo si articola in quattro grandi stanze all’interno della Tonnara e, seguendo un ordine cronologico, racconta il viaggio iniziato dai maestri più antichi come Aleardo Terzi e Totò Gregorietti mediante un filo continuo che corre dagli anni ʻ30 fino al nuovo millennio. Svelare questa bellezza è la ragione vera per cui la Sicilia è quello che è, con la sua storia e con il suo
“Una immagine apparentemente calma quella di ‘Artisti di Sicilia– dice Sara Pallavicini, direttore creativo della mostra– Un’ isola apparentemente ferma, immobile, come il mare di Guccione. Sicuramente, un’ isola capace di raggiungere il cuore di chi la guarda tramite la sua poesia e le sue contraddizioni. Così come il Mediterraneo custodisce nei suoi abissi i tesori della sua storia, la Sicilia nasconde nella sua anima un luogo a noi sconosciuto, ma che gli artisti oggi in mostra a Favignana ci rivelano attraverso un viaggio nella vera isola: quella interiore”.